English Electric Camberra PR 9

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 Concepito da un team di tecnici della English Electric guidato da”Teddy” Petter nel 1945 in risposta alla specifica richiesta di un bombardiere biposto B.3/45,che probabilmente mirava a rinverdire i fasti del allora arcifamoso De Havilland Mosquito, il Camberra ha attraversato i cieli del nostro pianeta per più di mezzo secolo arrivando alla definitiva radiazione nel Luglio 2006 quando nella base di Marham il n° 39 squadron ha definitivamente messo a terra gli ultimi esemplari della versione photo-reconnaissance  Mk 9. Con le insegne della RAF è stato rischierato in tutti i teatri bellici più importanti,dalla Germania del primo dopoguerra al medio oriente e l’Asia fino ai recentissimi impieghi in Bosnia ed Afghanistan. Possiamo sicuramente affermare che il Camberra è stato anche un successo dal punto di vista commerciale visto che ha volato con le insegne di ben 17 nazioni fra cui Argentina,Australia,Francia,India ,Perù, Stati Uniti e Germania Ovest. Da un punto di vista modellistico il Camberra non ha ancora ricevuto le dovute attenzioni da parte dei produttori di kit. Ad oggi a parte le recentissime produzioni della Classic Airframe in scala 1/48 restano solo stampi concepiti più di una trentina di anni fa con tutte le conseguenze del caso. Sono da sempre attratto da aerei che non siano il solito caccia ultra conosciuto,riprodotto e studiato (temo che mi sarà difficile costruire un F 16 piuttosto che un Me 109 ). Già il fatto di essere la versione da ricognizione  unita alla sua recente livrea  color spago (hemp) su grigio e al fatto proprio non consueto ma sicuramente affine con alcuni canoni estetici tipicamente britannici di avere il posto di pilotaggio disassato a sinistra mi ha fatto interessare a questo aeroplano. Piccola parentesi credo che a fronte di alcune opere assolute di ingegneria aeronautica,pensiamo allo Spitfire , al Lighting o all’Hunter,gli ingegneri inglesi hanno saputo realizzare progetti che possiamo definire “particolari”( Gannet, Attaker, Sea Vixen  tanto per citarne alcuni) e si sono poi impegnati  per rendere altri progetti diciamo “originali” : Phantom, Nimrod, Camberra PR 9. La folgorazione,in tutti i sensi, spesso avviene nei luoghi più impensati ed ecco che negli scaffali di una cartoleria che frequento per altri motivi ,sotto bambole  e scatole di Lego intravedo una vecchia (anche all’aspetto esteriore) scatola Matchbox del  soggetto tanto agognato. Pattuito un prezzo di favore eccomi in possesso del tanto sognato kit.; non che le mie attese fossero di trovare un Tamya, però………….. La scatola si compone di 4 stampate una grigia una marrone e una verde più i trasparenti ( chi ha circa quarant’ anni sa a cosa mi riferisco) nel tentativo forse di evitare ai neofiti la fase di verniciatura. Il dettaglio superficiale è in positivo e non tanto abbondante (tant’ è lo stampo porta la data del 1978).

 

 

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