Hawk T Mk 1 RAF

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Una prima considerazione che mi ha spinto a questa realizzazione è stata sicuramente l’eleganza della linea unita alla particolare livrea in nero lucido caratteristica su molti trainer della RAF nonché la sfida modellistica a questo tipo di finitura.

Penso di non aggiungere nulla di nuovo affermando che l’ITALERI è la miglior riproduzione  dell ’HAWK in scala 1/72 oltretutto in quasi tutte le sue molteplici versioni con i pregi ed i difetti noti delle produzioni della casa bolognese, un foglio decals della XTRADECALS ha poi completato l’opera ;ora si può partire.

Qui va fatto forse un piccolo inciso per quanto riguarda il profilo del muso ,qualcuno afferma che lo stampo in questione presenti un errore in questa zona.Non mi sono posto il problema dato che la cosa non mi sembrava cosi pronunciata ,devo aggiungere inoltre di non essermi preso la briga di cercare la conversione in resina necessaria alla correzione,per una volta ho pensato di divertirmi !!!!!

Al solito si comincia dall’ abitacolo dove con un po’ di autocostruzione e una buona colorazione possiamo dire di aver fatto un lavoro con sufficiente accuratezza.

Tutto il restante assemblaggio prosegue senza particolari intoppi salvo qualche stuccatura di troppo per unire decorosamente le fusoliere.

L’indole indomita del modellista è però sempre in agguato .

Osservando le foto dell’aereo a terra risulta evidente che i flaps si abbassano quando questi è parcheggiato.

Tutto sembrerebbe semplice a parte il fatto che la struttura di detti flaps è abbastanza complicata.

Armato di seghetto stucco lima e plasticard ho da prima separato i flaps dall’ ala, quindi ho sigillato lo scasso creato sull’ ala stessa e segnato quindi la posizione delle guide dove i flaps scorrono.

Ho recuperato i flaps,separati dall’ ala, carteggiandoli e riportando i fori per le guide che ho realizzato con del plasticrod da 0.5 la sovrapposizione poi di un rettangolino di plasticard da 0.25  ha completato il lavoro in tal senso le foto forse chiariscono il lavoro svolto.

L’assemblaggio avanza  piacevolmente fino al fatidico momento della colorazione.

Mi sembra scontato dire che col nero lucido, al pari di altri colori, la superficie del modello deve essere ben preparata.Ho scelto di usare il nero acrilico in bustina della Testor (ah…. trovarlo ancora !!!) che a mio avviso ha una grana di pigmento particolarmente sottile unita ad una estrema facilità di utilizzo con l’aerografo che ho desaturato con un po’ di bianco.

La mia intenzione era quella di evidenziare le pannellature con del nero puro ad olio diluito in acquaragia,cosa che però non ha dato i risultati sperati……..

l lavoro sta  arrivando alla conclusione con la posa delle decals,per altro di ottima qualità,e l’aggiunta degli ultimi dettagli, carrelli , pitot antenne etc.etc…

In conclusione il lavoro abbastanza rapido mi ha divertito anche se la finitura in nero lucido mi lascia qualche perplessità, a tal proposito nello scaffale delle scatole da montare ho rispolverato un JAGUAR Mk1 Hasegawa da fare tutto nero con le insegne del santo,ma…….. questa è un altra storia!

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